
OSSERVATORIO NOVARETO
A cavallo tra gli anni 70 e 80, Arnaldo Uslenghi, vero mecenate appassionatosi all’astronomia in seguito ad un viaggio nel deserto africano, rispose all’appello lanciato dal Gruppo Astrofili Casalese ‘Giovanni Celoria’ al momento della sua fondazione: gettare le basi per la realizzazione di un osservatorio a disposizione di tutti. Egli commissionò all’azienda Marcon, di San Donà di Piave (VE), la realizzazione di uno strumento per quegli anni imponente: un grande telescopio riflettore Newton-Cassegrain da 400 millimetri di diametro e lunghezza focale di 2 metri, di 8 quintali di peso e dal valore di circa 17 milioni di lire.

Furono necessari alcuni mesi di preparativi ma finalmente, sulle pagine de il Monferrato di venerdì 11 maggio 1984, viene riportato l’avviso dell’inaugurazione dell’Osservatorio Novareto, sito a Vignale Monferrato presso l’azienda agricola Nuova Cappelletta. All’inaugurazione sarà presente e madrina dell’evento Tere Cerutti, delle omonime officine meccaniche, a dimostrazione del forte impulso che l’imprenditoria privata diede al progetto sviluppato sul territorio.
Il Gruppo Astrofili Casalese ed il Monferrato possedevano così il secondo telescopio più grande del Piemonte, gemello di quello in servizio presso l’osservatorio nazionale di Pino Torinese sotto la guida di INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) impiegato per attività di ricerca. Dedicato all’utilizzo amatoriale, l’osservatorio monferrino, divenne ben presto riferimento per appassionati e scuole del comprensorio e delle province limitrofe. In orario serale le attività procedevano fittamente con turni di osservazione ad opera dei soci del G.A.C. e alternando sessioni di monitoraggio degli astri stabilite dalla UAI (Unione Astrofili Italiani) e dal direttore scientifico ad incontri pubblici divulgativi rivolti alle scolaresche e a chiunque ne fosse interessato. Numerose sono le lettere di ringraziamento ricevute da scuole e loro alunni e che ancora oggi rappresentano il valore più grande nel bagaglio storico dell’associazione. Durante le ore diurne, oltre a dedicarsi ad operazioni di manutenzione di ottiche e strumenti, venivano inviate le raccolte dati alla UAI, associazione che ancora oggi rappresenta l’importante anello di congiunzione tra le attività di ricerca astronomica ad opera di enti nazionali ed università ed il monitoraggio capillare del cielo effettuato da migliaia di astrofili quotidianamente. Importante contributo si ebbe nel 1987 da parte della giunta di Casale Monferrato e dalla provincia di Alessandria di ben 1.200.000 Lire impiegato per l’acquisto delle prime camere digitali per la guida, strumenti notevoli per il tempo. Gli anni dell’osservatorio Novareto si concludono agli inizi del 2000 quando per sopraggiunti e inaspettati problemi di gestione e sicurezza della struttura il telescopio verrà dismesso.


Il Grande Telescopio Marcon con alcuni Soci dell'epoca tra i quali Bruno Cazzuli e Luigi Giachero