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GIOVANNI CELORIA

Vi sareste sicuramente chiesti come mai il nostro gruppo è stato intitolato a "Giovanni Celoria". Abbiamo quindi pensato di raccontare la sua vita e le opere da lui eseguite, per la passione che ci accomuna: L'Astronomia.

celoria_ritratto

Giovanni Celoria, valente astronomo e scienziato casalese, va indubbiamente compreso tra i personaggi che hanno contribuito, con la loro opera, al progresso della conoscenza, non solo in campo astronomico, ma anche nell'ambito di differenti discipline.

  Nato a Casale Monferrato il 29 gennaio 1842 da una famiglia originaria di Moleto di Ottiglio, compì i suoi primi studi liceali nella città natale, per trasferirsi inseguito a Torino, dove avrebbe frequentato prima l'Università e poi la scuola per Ingegneri. Conseguita la laurea nel 1863, ottenne nello stesso anno l'ammissione a frequentare l'Osservatorio di Brera [1] di Milano, dove un insigne astronomo, Giovanni Schiapparelli [2], aveva da poco assunto la direzione del centro di osservazione e studio milanese. Grazie alla frequenza dell'Osservatorio, Celoria ebbe modo di incontrare personaggi di spicco degli studi astronomici, tra cui Eugenio Beltrami [3]. L'incontro con tali studiosi ebbe senza dubbio un effetto molto positivo sullo sviluppo delle conoscenze e delle doti del giovane Celoria.

  L'anno successivo, Schiapparelli ritenne Celoria meritevole di essere ammesso ufficialmente a fare parte, come allievo, del personale dell'osservatorio. In brevissimo tempo egli acquisì conoscenze sul calcolo delle orbite dei corpi celesti e mostrò notevole attitudine nello sviluppare i calcoli orbitali. Già nel 1864 si distinse per i calcoli di elementi ed effemeridi [4] dell'asteroide Esperia, scoperto pochi anni prima da Schiapparelli. Anche i parametri di diverse comete periodiche apparse nello stesso anno furono calcolati con notevole precisione da Celoria.

Telescopio Brera

  Nei due anni successivi, l'astronomo casalese si recò in Germania, a Berlino prima ed a Bonn in seguito, al fine di perfezionare i suoi studi, in particolar modo a riguardo delle tecniche matematiche per il calcolo delle orbite ed inoltre per addestrarsi nell'osservazione diretta del cielo attraverso gli strumenti ottici.  Ritornato in Italia, collaborò , fino al 1873, alla compilazione di una serie di volumi annuali con le effemeridi calcolate specificatamente per la città di Milano. Negli anni successivi, proseguì i suoi lavori di calcolo e di studio sui moti dei corpi celesti, ottenendo dati sulle orbite di altri asteroidi, contemporaneamente si dedicò all'osservazione diretta del cielo, seguendo e lasciando testimonianza delle osservazioni dei principali fenomeni del periodo: eclissi, occultazioni, transiti di comete. In questo periodo iniziò a dedicarsi allo studio del mondo siderale, scandagliando particolari zone della volta celeste e ponendo le basi per la compilazione di un catalogo stellare, pubblicato poi a nome di Schiapparelli e di Celoria stesso nel 1901.

  A partire dal 1870, per ben 36 anni, curò la parte astronomica della pubblicazione annuale "Annuario scientifico ed industriale" [5], illustrando in modo accurato e nello stesso tempo comprensibile, i progressi, le scoperte ed i nuovi obbiettivi delle ricerche astronomiche. La nomina ad astronomo, nell'ambito dell'Osservatorio di Brera, avvenne nell'anno 1872. Gli anni successivi alla sua nomina furono dedicati da Celoria allo studio della distribuzione delle stelle nello spazio ed alla loro catalogazione. L'analisi dell'attività scientifica compiuta durante gli anni successivi alla sua nomina ad astronomo dell'Osservatorio di Brera, ci mostra che sarebbe estremamente riduttivo limitarsi a considerare la sua opera di astronomo. Giovanni Celoria infatti, accanto alle ricerche astronomiche affiancò studi di geodesia [6] e di meteorologia ed iniziò inoltre un'opera di intensa divulgazione della cultura scientifica, che si sarebbe manifestata negli anni successivi, con la pubblicazione di scritti, tramite conferenze e grazie all'azione intrapresa nell'ambito delle molte associazioni culturali di cui fece parte. Tra le pubblicazioni più interessanti pubblicate da Giovanni Celoria, si trovano alcune monografie, quali "La Luna" [7] e "Le comete" [8], in cui le conoscenze del suo tempo e le ipotesi su questi corpi vengono descritte al tempo stesso in modo scientificamente rigoroso ed incisivo per chiarezza. Nell'opera "L'astronomia nel secolo XIX" sono poi presentati e descritti i progressi della scienza astronomica nell'Ottocento, con uno sguardo alle nuove problematiche che si andavano presentando per i ricercatori del tempo. 

  Nel 1875 Celoria fu chiamato come insegnante di geodesia teoretica presso il Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano, dove esercitò questa professione per lunghi anni, fino al 1910. Nel campo della geodesia si distinse non solo per la sua attività di insegnante, ma anche come membro della Regia Commissione Geodetica [9], nella quale entrò nel 1882.

   Tra i suoi studi degni di nota per originalità vi sono quelli rivolti a fenomeni astronomici del passato, in particolare alle eclissi totali di sole del 1239 e del 1241, grazie ai quali egli seppe dimostrare che gli elementi orbitali della luna comunemente accettati erano imprecisi e che quindi avevano bisogno di correzioni per soddisfare i calcoli a lungo termine. Grazie alle ricerche sulle eclissi del passato, ottenne, nel 1880, metà del premio istituito dall'Accademia dei Lincei [10]. Molto interessanti anche le ricerche sulle comete del passato ed in particolare su quelle apparse nel Quattrocento e la cui memoria era affidata ai lavori del fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli [11]. Grazie alle osservazioni e rilevazioni compiute dall'astronomo medioevale, il Celoria riuscì a ricostruire i calcoli sulle orbite di questi astri, dimostrando l'eccezionale valore degli studi compiuti dall'astronomo fiorentino, in un epoca in cui erano ancora assenti molte delle conoscenze moderne. A partire dal 1886, utilizzando un rifrattore [12] da 21,8 cm di apertura iniziò l'osservazione e lo studio sistematico sulle stelle doppie, che avrebbe proseguito, dopo il 1901, con un telescopio rifrattore da 48,9 cm di diametro. Le ricerche sui sistemi binari di stelle lo portò a compiere calcoli sui periodi impiegati da diversi di questi astri intorno al loro comune baricentro.

  Nel 1893 fu designato alla direzione dell'Osservatorio di Arcetri [13], ma preferì rinunciare a questo prestigioso incarico a causa dell'attaccamento all'Osservatorio di Brera, maturato nei lunghi trent'anni di lavoro. Nel 1895, grazie alla sua preparazione ed ai suoi studi nel campo della geodesia fu nominato vicepresidente della Commissione Geodetica mentre, nel 1900, giunge finalmente a dirigere l'Osservatorio di Brera, succedendo a Schiapparelli, per designazione unanime di tutto il mondo scientifico. Due anni dopo fu chiamato a ricoprire la carica di presidente della Commissione Geodetica. Rimase alla direzione dell'Osservatorio di Brera fino al 1917, quando, raggiunta l'età limite di 75 anni, lasciò l'incarico.
  Durante il periodo della direzione, Celoria proseguì i suoi studi sulle stelle doppie e sui calcoli delle orbite dei corpi celesti. In questi anni si distinse anche per l'impegno nel promuovere la conoscenza dell'astronomia e per le benemerenze ricevute. Fece parte dell'Accademia dei Lincei, fu uno dei quaranta membri della Società Italiana delle Scienze [14], oltre che membro della Royal Astronomical Society [15] di Londra. Nel 1906 venne insignito dell'Ordine Civile di Savoia [16] mentre nel 1909 fu nominato Senatore del Regno [17].
   Di Celoria occorre inoltre ricordare non solo gli enormi meriti scientifici, ma anche l'impegno civile, che lo portò a ricoprire l'incarico di assessore per l'istruzione superiore di Milano. Nel ricoprire questo ruolo si distinse per l'impegno con cui favorì la divulgazione della scienza astronomica e per l'importante riordinamento del Museo di Storia Naturale, che venne trasformato da semplice esposizione a centro culturale e di ricerca scientifica. L'impegno nel trasmettere la conoscenza scientifica si concretizzò nella sua partecipazione a molte società culturali milanesi. Nell'ambito del Circolo Filologico Milanese riuscì a fondare una sezione astronomica mettendo a disposizione un telescopio rifrattore, attraverso il cui utilizzo diffondeva al pubblico dei soci la conoscenza del cielo.
   Giovanni Celoria morì il 17 agosto 1920, all'età di 78 anni. Le sue spoglie riposano nel famedio del cimitero cittadino della nativa Casale Monferrato, che ha dedicato alla memoria del grande astronomo l'intitolazione di una via cittadina.

[1] -  Storico osservatorio costituito nella seconda metà del Settecento nel palazzo di Brera, a Milano. Oggi sotto la guida diell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
[2] - Noto Astronomo italiano noto per i suoi studi su Marte, meteore e comete. Fu direttore dell'Osservatorio astronomico di Brera dal 1862 al 1900 - https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Schiaparelli
[3] - Matematico e accademico italiano noto soprattutto per gli studi sulla geometria non euclidea e all'elettromagnetismo - it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Beltrami
[4] - Tabelle che contengono valori calcolati, nel corso di un particolare intervallo di tempo, di diverse grandezze astronomiche variabili - it.wikipedia.org/wiki/Effemeridi 
[5] - Rivista annuale delle scienze di osservazione e delle loro applicazioni in Italia e all'estero dal 1864 al 1927
[6] - disciplina appartenente alle scienze della Terra che si occupa della misura e della rappresentazione della Terra, del suo campo gravitazionale e dei fenomeni geodinamici
[7] - Celoria G., la Luna, Milano, fratelli Treves editori, 1872
[8] - Celoria G., le Comete, Milano, fratelli Treves editori, 1873 - books.google.it/books?id=xemShcjZK5UC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false 
[9] - Ente pubblico italiano per gli studi di geodesia attivo fino al 1977
[10] - Una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa, fondata a Roma nel 1607 con lo scopo di costituire una sede di incontri rivolti allo sviluppo delle scienze.
[11] - Matematico, Astronomo e cartografo italiano vissuto dal 1397 al 1482. A lui sono intitolati un asteroide, un cratere e una catena montuosa lunari. - it.wikipedia.org/wiki/Paolo_dal_Pozzo_Toscanelli 
[12] - Telescopio ottico che, mediante l'utilizzo di lenti, sfrutta il fenomeno della rifrazione per focalizzare e ingrandire l'immagine
13] - Osservatorio realizzato nel 1872 sulla collina di Arcetri, vicino a Firenze. Attivo ancora oggi sotto la guida di INAF
[14] - Risalente al 1839 il cui scopo è di promuovere il progresso, la coordinazione e la diffusione delle scienze e delle loro applicazioni
[15] - Prestigiosa società scientifica del Regno Unito con sede a Londra. Fondata nel 1820 per incoraggiare e promuovere lo studio dell'astronomia - ras.ac.uk/obituaries/Giovanni/Celoria 
[16] - Onorificenza del Regno d'Italia. L'Ordine civile di Savoia venne istituito dal re Carlo Alberto nel 1831 per premiare chi, mediante lo studio o il lavoro, avesse onorato la corona o lo stato.
[17] - Il Senato del Regno era una delle due camere del Parlamento del Regno d'Italia; i suoi membri non venivano eletti, lo diventavano di diritto o per nomina regia e restavano in carica a vita - notes9.senato.it/web/senregno.nsf/8c58c55c1230e7f8c125703d002fe257/c7eb3d57f7e385094125646f005a042a?OpenDocument

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