top of page

Il cielo di Dicembre 2024

L'ultimo mese dell'anno solare è caratterizzato dal solstizio d'inverno, che quest'anno avverrà alle 10:19 del 21 dicembre. In quell'istante il Sole si troverà nel punto più a sud del suo percorso apparente sulla sfera celeste, proiettato sulla linea del Tropico del Capricorno. La declinazione solare pari a 23°26' sotto l'equatore celeste comporta la minima durata del dì (8h 46m per la latitudine di Casale) ed il transito del Sole al meridiano ad un'altezza di appena di 21° 28' sopra l'orizzonte nell'istante del mezzogiorno vero.


Nelle ore serali in direzione est risultano ben visibili alcune tra le più notevoli costellazioni del cielo invernale. Alta a sud est la costellazione del Toro (per la descrizione vedi il post sul cielo di novembre), all'interno della quale troneggia il brillante pianeta Giove. Alla sua sinistra (verso nord) si trova l'Auriga con la sua luminosa stella Capella. Sollevando lo sguardo verso lo zenit sarà posssibile osservare l'importante costellazione di Perseo.

Nella parte medio bassa del cielo fanno la loro ricomparsa due splendide costellazioni invernali: i Gemelli ed Orione. I Gemelli sono facilmente riconoscibili per la presenza di due stelle luminose abbastanza ravvicinate: Castore, più alta, di colore bianco azzurro e Polluce, al di sotto della prima, un po' più luminosa e di color arancio. Questi due astri rappresentano i mitologici gemelli figli di Giove detti anche Dioscuri. In direzione sud est campeggia invece la costellazione di Orione, forse la più suggestiva dell'intero cielo e sicuramente la più conosciuta insieme all'Orsa Maggiore. A occhio nudo è riconoscibile con la forma di un quadrilatero in cui spiccano il vertice a nord est occupato dalla gigante rossa Betelgeuse, una stella giunta a fine vita e prossima ad esplodere come supernova e quello a sud ovest formato dalla gigante azzurra Rigel, la stella più luminosa della costellazione. Al centro del quadrilatero è ben visibile un suggestivo terzetto di stelle allineate: si tratta della cosiddetta "Cintura di Orione". La zona in cui si trova Alnitak, la stella più orientale della cintura (quella più a sinistra per l'osservatore) è ricca di nebulosità ed ospita la celebre nebulosa oscura "Testa di Cavallo". Più a sud della cintura si trova la "Spada di Orione" formata da stelle più deboli ma importantissima per essere la regione in cui si trova M42, detta appunto "Nebulosa di Orione", l'oggetto di questa categotria più brillante del cielo, osservabile anche attraverso piccoli strumenti.


Il cielo ad est alle 21:30 del 15 dicembre


Volgendo lo sguardo a sud si trova una zona di cielo piuttosto oscura. Mentre alla sinistra, dell'osservatore, verso est si trovano le brillanti costellazioni descritte nel paragrafo precedente, le zone rivolte a sud e a sud ovest sono occupate da costellazioni molto estese ma poco luminose: più in basso Eridano, dalla forma sinuosa, a metà altezza la Balena e più alta verso ovest la costellazione zodiacale dei Pesci. In alto l'Ariete, un'altra costellazione zodiacale, di piccola estensione ma agevolmente riconoscibile.


Il cielo a sud alle 21:30 del 15 dicembre


Il cielo occidentale è occupato nella sua parte centrale dal grande quadrato di Pegaso, al di sopra del quale si trovano allineate in verticale le stelle di Andromeda. Ormai basso a sud ovest si avvia al tramonto l'Acquario, tra le cui stelle si trova il pianeta Saturno. A nord ovest tramontano le costellazioni estive del Cigno e della Lira, che si rendono ancora visibili grazie alla loro elevata declinazione boreale (si trovano cioè molto a nord sulla sfera celeste).


Il cielo a ovest alle 21:30 del 15 dicembre


Il cielo in direzione nord, dove si trova apparentemente immobile la stella Polare ed in cui le stelle non tramontano, vede gradualmente risollevarsi verso nord est l'Orsa Maggiore che si renderà meglio visibile con il trascorrere delle ore. Molto alta pressoché allo zenit Cassiopea, con la sua forma simile ad una lettera W rovesciata. Più a ovest, in discesa Cefeo, con la forma di pentagono irregolare. Basso e quindi poco visibile il Drago.


Il cielo a nord alle 21:30 del 15 dicembre


Sistema Solare


Sole: in dicembre passerà dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario il giorno 19. Il 21/12 avrà luogo il solstizio invernale, con la conseguente minima durata del dì. Dall'inizio del mese al giorno del solstizio la diminuzione della durata del dì sarà comunque contenuta e ammonterà a 16 minuti (il Sole scenderà verso sud di solo 1°36'). Dopo il solstizio la durata del dì ritornerà ad aumentare, guadagnando 4 minuti negli ultimi giorni del mese.

Giorno

Levata

Transito

Tramonto

Durata del dì

01

07:44

12:15

16:46

9:02

15

07:57

12:21

16:45

8:48

21

08:01

12:24

16:47

8:46

31

08:04

12:29

16:54

8:50

Dati calcolati per Casale Monferrato


Mercurio: il pianeta interno sarà in congiunzione inferiore il giorno 6, risultando del tutto invisiblile nella prima metà del mese. Con il suo rapido moto riemergerà dall'orizzonte sud est prima dell'alba raggiungendo la massima elongazione occidentale il giorno di Natale. Nonostante i 22° di elongazione non sarà comunque semplice osservarlo in quanto la sua declinazione è vicina a quella del Sole e pertanto risulterà molto basso prima che il cielo cominci a rischiararsi.

Venere: il brillante pianeta interno si approssima alla massima elongazione orientale che avverrà il 10 gennaio. Rimarrà quindi visibile per tutto il mese e migliorerà le sue condizioni di visibilità serale, allontanandosi dal Sole in direzione nord. Sarà osservabile abbastanza basso a sud ovest non appena il cielo si sia scurito a sufficienza per permettere il suo riconoscimento. Verso la fine del mese sarà un po' più alto e tramonterà circa 4 ore dopo il Sole.

Marte: il pianeta rosso si trova nella costellazione del Cancro e muovendosi di moto retrogrado si sposta in direzione dei Gemelli. E' ormai prossimo all'opposizione del 15 gennaio e sorgerà poco dopo le 20 a inizio mese, mentre alla fine di dicembre la sua levata avverrà già poco dopo le 18. Avvicinandosi alla Terra anche la sua luminostà è in aumento passando da una magnitudine di circa -0.5 ad un valore di -1.2 diventando facilmente riconoscibile per la sua luminosità e per il suo colore rossastro.

Giove: per il più grande dei pianeti dicembre è il mese dell'opposizione, che avrà luogo il giorno 7. Sarà quindi ottimamente osservabile per tutta la notte tra le stelle del Toro e la sua intensa luminosità (magnitudine -2.8) lo renderà inconfondibile. Essendo allineato con Sole e Terra, dalla parte di quest'ultima, si troverà alla minima distanza dal nostro pianeta, approssimativamente 612 milioni di km. Osservandolo con un binocolo si può iniziare a cogliere la sua natura di oggetto non puntiforme e riconoscere i suoi 4 satelliti più grandi (detti satelliti galileiani o medicei): Io, Europa, Ganimede e Callisto. Un telescopio sarà in grado di rivelare le bande orizzontali presenti sul suo disco ed altri particolari come la celebre "Grande macchia rossa".

Saturno: il pianeta con gli anelli prosegue il suo avvicinamento prospettico al Sole. Reduce dall'opposizione di settembre, con il passare dei giorni vede ridursi la sua finestra di visibilità, tramontando sempre prima. Ciononostante la sua posizione permetterà ancora di poterlo osservare nella prima parte della serata. A inizio mese il suo tramonto avverrà verso la mezzanotte, mentre a fine mese anticiperà a poco dopo le 22. Gli orari più proficui per osservarlo sono quelli successivi al tramonto del Sole, quando Saturno, pur già basso, sarà ancora ad un'altezza sufficiente.

Urano: è stato in opposizione a metà novembre, quindi è ancora osservabile (mediante uno strumento) per buona parte della notte tra le stelle del Toro, non distante dalle Pleiadi.

Nettuno: dopo l'opposizione dello scorso settembre, si trova nei Pesci poco più a est di Saturno. Come avviene per quest'ultimo la finestra di osservabilità si sta restringendo alle prime ore della serata.


Lo sciame meteorico delle Geminidi


La notte tra il 13 e il 14 dicembre risulterà la più favorevole per osservare le meteore appartenenti alle Geminidi, probabilmente il più intenso sciame meteorico tra quelli che si presentano nei cieli del nostro pianeta. Nonostante la sua intensità, teoricamente superiore anche a quella delle Perseidi, non è conosciuto tanto quanto queste ultime. Il motivo risulta abbastanza ovvio: le Perseidi si presentano in agosto, quando le calde serate estive invitano a rimanere all'aperto ed alzare gli occhi al cielo, mentre le Geminidi hanno luogo nella stagione fredda. Il loro nome deriva dalla costellazione dei Gemelli, dove si trova il radiante, cioè il punto da cui le meteore appaiono provenire irradiandosi nelle varie direzioni. Il fenomeno delle meteore è causato da particelle solide la cui orbita intorno al Sole incrocia quella della Terra e che, entrando nell'atmosfera ad elevate velocità (circa 35 km/s per le Geminidi), bruciano consumandosi e ionizzando le molecole dei gas atmosferici con conseguente emissione luminosa. L'orbita di queste particelle solide coincide con quella di un corpo minore da cui hanno avuto origine, solitamente una cometa, ma in questo caso specifico il loro corpo progenitore è indentificato con l'asteroide 3200 Phaeton (Fetonte) la cui orbita incrocia quella terrestre. L'origine di queste meteore non è ancora però del tutto chiarita ed è tuttora oggetto di studio. Chi volesse approfondire questo aspetto può trovare maggiori informazioni in questa pagina pubblicata dall'INAF.



Eventi del mese


  • 01 Dicembre: h.07:21 Luna Nuova

  • 04 Dicembre: la sottile falce di luna crescente tramonta in prossimità di Venere (a circa 5°)

  • 06 Dicembre h.03:19 Mercurio in congiunzione inferiore (18.1°)

  • 07 Dicembre: h. 21.18 Giove in opposizione

  • 08 Dicembre: h. 16:26 Primo Quarto

  • 08 Dicembre: subito dopo il tramonto la Luna è in prossimità di Saturno (a circa 4° e mezzo)

  • 12 Dicembre: h. 14:17 Luna al perigeo (365.358 km)

  • 13 Dicembre: dopo il tramonto Luna vicinissima all'ammasso delle Pleiadi (M45)

  • 13 Dicembre: nella notte tra il 13 e il 14 massimo dello sciame meteorico delle Geminidi

  • 14 Dicembre: dopo il tramonto la Luna è in prossimità di Giove (circa 5°)

  • 15 Dicembre: h. 10:01 Luna Piena

  • 17 Dicembre: prima dell'alba la Luna è in prossimità di Marte (a circa 2°), la congiunzione (anche se meno stretta) è già osservabile durante la serata del 16/12 e durante la notte

  • 19 Dicembre: h. 01:49 il Sole entra nel Sagittario

  • 21 Dicembre: h. 10:19 Solstizio d'Inverno

  • 22 Dicembre: h. 23:17 Ultimo Quarto

  • 24 Dicembre: h. 08:24 Luna all'apogeo (404.484 km)

  • 25 Dicembre: h. 03.22 Mercurio alla massima elongazione occidentale (22.1°)

  • 30 Dicembre: h.23:26 Luna Nuova






Comentarios


bottom of page