UNA NOTTE NELLA FENDITURA DEL CIGNO: "Deneb , la Nord America e il Pellicano"
- Sandro Ceschin
- 28 lug 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 set 2023
Autori dell' immagine:
Riprese / Silvano Puccini
Elaborazione / Piersandro Ceschin

. Deneb è una stella della Costellazione del Cigno . Avendo una magnitudine apparente di +1,25, essa è la stella più brillante della costellazione nonché la diciannovesima stella più brillante del cielo notturno
Il suo nome deriva dall'espressione araba Dhaneb, che significa coda.
Curiosità sulla stella
Su Marte la stella Deneb ricopre attualmente il ruolo di “Stella Polare” (Nadine G. Barlow, Mars: an introduction to its interior, surface and atmosphere, Cambridge, Cambridge University Press, 2008) in quanto indica il settentrione.
. La Fenditura del Cigno si osserva a sud di Deneb, la stella più brillante della costellazione del Cigno, e si dirige verso sud "tagliando" in due la Via Lattea .
Il complesso di gas e polveri che formano la Fenditura comprende anche alcune aree illuminate ed evidenti: la Nebulosa Nord America e la Nebulosa Pellicano fanno infatti parte della stessa struttura, estesa per quasi mille anni luce;la regione si trova a circa 2600 anni luce(800 parsec) da noi.
. La Nebulosa Nord America ( NGC 7000 ) e la vicina Nebulosa Pellicano (IC 5070), sono parte della stessa vasta nube interstellare di idrogeno ionizzato (Regione H II). La regione nebulosa che assieme costituiscono è indicata con le sigle W80 e DR 27 e si estende per circa 3°. Le due nebulose brillanti appaiono separate da una banda di gas oscura appartenente allo stesso complesso nebuloso noto come LDN 935. La regione ospita anche alcuni ammassi aperti, come NGC 6996.
Questo complesso nebuloso , come detto in apertura , costituisce di fatto la parte illuminata del grande sistema di gas e polveri noti come Fenditura del Cigno, ben evidente in quanto oscura completamente la luce delle stelle situate al di là di esso e quindi il chiarore della Via Lattea. Tra noi e la nebulosa si trova una banda di polvere interstellare che assorbendo la luce delle stelle e della nebulosa alle sue spalle, è responsabile della forma che vediamo. Per lungo tempo la stella responsabile della ionizzazione dell’idrogeno della nube non era nota con certezza; se fosse stata Deneb, come sostengono alcune fonti, la distanza sarebbe approssimativamente 1800 anni luce, e la sua grandezza assoluta sarebbe di 100 anni luce (6° di diametro apparente). Questa ipotesi però appare piuttosto irrealistica. Studi condotti a diverse lunghezze d’onda hanno permesso di individuare una ventina di sorgenti coincidenti con altrettante stelle profondamente immerse nei gas o da essi nascoste.
La distanza del complesso nebuloso è stata indicata in vari studi come compresa fra i 500 e i 1000 parsec (1630-3260 anni luce) dal sistema solare; una simile imprecisione è dovuta principalmente alla difficoltà oggettiva che si riscontra nell’osservare questa regione di cielo, che appare estremamente congestionata a causa della sovrapposizione sulla stessa linea di vista di un gran numero di regioni nebulose differenti. Ciò accade perché questa direzione coincide con l’asse mediano del Braccio di Orione, il braccio di spirale galattico in cui è compreso anche il Sole. Le stime di distanza più recenti hanno comunque ridotto enormemente le incertezze sulle stime, indicando valori il linea di massima concordanti fra loro; queste stime indicano una distanza pari a 600±50 parsec (1956±163 anni luce).
La forma della nebulosa disegna il continente nordamericano, soprattutto la costa est, tra il Golfo del Messico e la Florida. La scoperta della Nebulosa Nord America è attribuita all'astronomo William Herschel.
. IC5070 meglio conosciuta come "Pellicano", è una nebulosa ad emissione ed è uno degli oggetti più caratteristici e conosciuti dei cieli estivi dell'emisfero boreale. La nebulosa ricorda un pellicano, a causa di una zona oscura che segna il bordo settentrionale dell'oggetto, facendolo così rassomigliare ad un becco di pellicano. Al suo interno sono attivi fenomeni di formazione stellare, che riguardano principalmente stelle di piccola e media massa.
Fonte : Web
DATI RIPRESE:
48 scatti di 2' ciascuno per una integrazione totale di 96 minuti
Ob. Olympus 150 mm f. 3,2
Macchina fotografica Olympus OMD E 5 Mark II
sensibilità 2000 ASA
Filtro Optolong L PRO 2''
Montatura EQ6
Nessun Inseguimento guidato
Elaborazione Pixingsight e Photoshop
Luogo di ripresa: Ceresole Reale. Luglio 2023
Bellissimo lavoro e interessantissimo testo. Complimenti agli autori😊
Immagine "mozzafiato" dal grandissimo impatto visivo... congratulazioni ad entrambi anche in relazione al luogo di ripresa Ceresole Reale 👍vi esprimo tutta la mia ammirazione e rispetto per tale risultato...🌠🤗. Forza sempre così!